novembre 2010
20 novembre 2010
Le ultime settimane, come del resto anche le altre, sono passate in un baleno. Ho di nuovo accettato visite. Sento che mi fanno bene, non riesco più bene a parlare e spero che nessuno si spaventi troppo.
Ci sono nel mio cuore due città che ultimamente non riesco a non pensare. Una e Lucerna. Eravamo diciassettenni quando in una giornata d‘inverno ci decidemmo di visitarla. Esiste un album pieno di foto di quella giornata umida e grigia. Forse è li che ho imparato ad amare quelle giornate umide e grige e piene di nostalgia.
L‘altra è più piccola e sicuramente molto più importante, Amalfi. Mi ricordo molto bene la prima volta nel lontano 1978 insieme a mamma e papà in un mese con la 127 rosso Ferrari girammo un bel pezzo dell‘italia: Roma, Firenze, Pisa, Siena, la costiera Lighure, Portofino e la bellissima Costiera Amalfitana. Quest‘ultima mi ha sempre magicamente attratto. Insieme ai ragazzi e Assunta o solo in bicicletta è sempre stata la perla di vacanze indimenticabili. Quando dal porticciolo si entra a piedi nella bellissima piazza si passa sotto un piccolo portico. Lì c‘è una scritta che dice: "Il giorno del giudizio, per gli amalfitani che andranno in paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri".
Non posso non fare paralleli con la mia vita! Non sono amalfitano, ma quando arriverà il mio giudizio potrò dire anch‘io, il paradiso io l‘ho vissuto sulla terra insieme a una donna meravigliosa e i nostri ragazzi.
Sarà veramente così com‘è scritto? Passerò in un altra dimensione dove il tempo non esiste più? Dove non si soffre? Salire su quel grande veliero salpando dal porto di questa vita per farsi abbracciare dall‘orrizonte e arrivare a gettare l‘ancora dove tanti già mi aspettano. Lasciare tante lacrime e trovare tanti sorrisi. Sarà così?
Fra non molto è Natale. Quanti magnifici Natali ho passato. Penso che questo sarà sicuramente il mio ultimo Natale. Lo passerò cercando il silenzio e la mia pace interiore.