ottobre 2010
8 ottobre 2010
Ormai sono passati 2 mesi in casa di riposo. Resta comunque tanta ma veramente tanta la nostalgia. Non posso non pensare a Fabio, Valeria e Assunta. Quanto grande è il nostro dolore, quanto soffrire.
Nella mia vacanza di luglio a Nottwil, ho conosciuto Guido Laczko un ex campione di hockei su ghiaccio, purtroppo anche lui malato di SLA. Quasi tutti i giorni per due settimane ci siamo fatti un pò compagnia. Guido non poteva più parlare, ma riuscivamo a capirci ugualmente. Lui è stato la goccia che in me ha fatto traboccare il vaso. Ho visto quante difficoltà ci sono nel dover accudire un malato che non riesce a parlare. Dunque la mia scelta!
Il Guido a settembre da gran combattente e campione ci ha lasciato. Lascia una moglie e un bimbo di 3 anni.
Grazie Guido per avermi dato l‘onore di stare un po con te. Abbiamo pianto quando in camera a Nottwil ci siamo salutati. Eri contento di tornare a casa e forse già intuivi che la tua ultima grande partita stava finendo.
Se magari avete notato, non ho più cambiato la piccola foto che vedete quando aprite l‘attualità nella homepage. È un ramo di ciliegio in fiore. I fiori di ciliegio sono fiori particolari, belli e delicati, talmente delicati che durano pochi giorni, poi si sfaldano e i loro petali vengono trasportati dal vento.
I fiori di ciliegio non appassiscono, si dissolvono nell’aria senza lasciare che il tempo li deteriori. Scompaiono ancora perfetti. Per questo i samurai li adottarono come simbolo: si auguravano di avere una vita che potesse spezzarsi onorevolmente (in battaglia o con seppuku) ancora nel vigore degli anni.
Per l'arte e la cultura giapponese, il ciliegio in fiore è simbolo di bellezza immortale e perfetta (proprio perchè spezzata prima di avvizzirsi) seppure effimera.
Adesso non mi voglio paragonare a un fiore di ciliegio e neanche a un nobile guerriero samurai. Ma il simbolo della mia vita spezzata nel vigore degli anni più belli mi fa pensare semplicemente in un pensiero semplice e puro. Forse sono anch‘io un guerriero che sceso in battaglia sà che vincerla non potrà.